Welfare

Costa d’avorio: A rischio libertà democratiche

Un progetto di decreto aspetta la firma del presidente Gbabgo per vietare manifestazioni pubbliche fino al 2005

di Joshua Massarenti

Il progetto è stato elaborato dal ministro della difesa René Amani e il ministro della sicurezza Martin Bléou, due fedelissimi del presidente ivoiriano Laurent Gbagbo, di cui le frange più radicali del governo transitorio della Costa d?Avorio aspettano il ritorno dagli Stati Uniti affinché il progetto venga adotatto con un decreto presidenziale.

?Il progetto, sottolinea il quotidiano ivoiriano Le Front, costituisce una violazione flagrante dell?articolo 11 della Costituzione del 1 agosto 2000 che dispone che ?le libertà di riunioni e di manifestazioni sono garantiti dalla legge?.

La possibilità che Gbagbo firmi il progetto non è per nulla esclusa, ma questo desterebbe non poche preoccupazioni sia tra i politici e la società civile ivoiriane che fra la Comunità internazionale. Il 22 marzo scorso, alla vigiglia della manifestazione indetta dai partiti di opposizione in favore dell?applicazione degli Accordi di Marcoussis, il presidente ivoiriano firmò un decreto che vietava la marcia degli oppositori. Ma il 25 marzo l?opposizione scese per le strade della capitale Abidjan per poi essere aggredita da milizie locali pro-Gbagbo e alcuni reparti dell?esercito ivoiriano. Secondo un rapporto della Commissione d?inchiesta delle Nazioni Unite sugli eventi del 25 marzo pubblicato lo scorso 29 aprile, la repressione fece ?120 morti, 247 feriti?, ai quali vanno aggiunte 20 persone sparite. Il rapporto denunciò fra l?altro una probabile implicazione nei massacri della cerchia presidenziale.

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